Potenza. Un paesaggio italiano - Federica Campochiaro

Il lavoro svolto sulla città di Potenza nasce dall’esigenza di documentare la trasformazione di un paesaggio reale, fisico, ma del tutto ignorato nella rappresentazione della città. La violenta cementificazione del territorio, e lo sconvolgimento delle naturali strutture morfologiche urbane e naturali vivono solo come luoghi di attraversamento: tali posti non esistono nello sguardo del cittadino. Nella documentazione fotografica della città ho scelto di spostarmi a piedi per tutto il tragitto. Questa esplorazione lenta e spesso casuale del paesaggio è stata fondamentale nel lavoro, soprattutto nelle zone interstiziali urbane e rururbane, lungo i margini. Tutto ciò al loro interno è temporaneo, e si trasforma in relazione a quello che c’è aldilà del confine. Questi spazi sono contenitori vuoti, dei prodotti di scarto, senza alcun ruolo o funzione se non quella del collegamento tra zone/funzione. Proliferano i nuovi centri; la forma della città – una volta skyline ben definito e visibile da lontano – è indefinita. Il centro storico della città di Potenza è stato negli anni completamente occultato da costruzioni del tutto fuori scala, compromettendo il forte ruolo di riferimento che rappresenta(va).