Ai confini dell'impero - Marco Espertini

Periferia Nord, guardare la città dai margini, e in questi margini vivere in un limbo di aspettative e voglia di andare via. Via dai confini dell’impero, dove l’unica cosa che puoi fare, sembra quella di vedere per primo l’arrivo dei barbari. Bruzzano, Municipio 9 del comune di Milano. Dopo 30 anni, torno a camminare fra le sue vie, i cui nomi scopro scolpiti dentro di me; hanno rappresentato il mio piccolo grande mondo e sono rimaste qui ad aspettarmi. Il quartiere si è esteso, guadagnando nuovi spazi; il nucleo è invece rimasto intatto, le scritte sui muri sono quelle che ricordavo, parlano di un mondo che non esiste più. Quel che resta del liceo classico Omero, è rifugio per disperati e invisibili; dove si recitavano versi di Dante, ora idiomi sconosciuti riempiono le aule in disfacimento. Pavese scriveva che un paese ci vuole, non fosse solo che per il gusto di andarsene. Io via ci sono andato e non ritornerò; Bruzzano resta il mio quartiere, il mio respiro più grande, ai confini oggi come allora, avamposto per nuove convivenze, degrado, desideri, antagonismo.