The Silent City - Paolo Mazzo
Siamo andati a Detroit, in Michigan, per vedere quale fosse la verità sulla città più abbandonata del mondo. L’immaginario che ci eravamo costruiti, attraverso servizi e pubblicazioni, era quello di una città dove correvano i rovi all’ululare del vento sul piazzale dell’icona monumentale di questo abbandono, la Central Station. In realtà, abbiamo scoperto che l’ultimo treno era partito dalla Central Station nel 1978 e l’abbandono era una cosa che gli abitanti di Detroit si erano buttati da tempo alle spalle. Il mantra ricorrente in tutte le forme di comunicazione cittadina é “ NOTHING STOPS DETROIT”.
Come ci ha detto il dirigente di una finanziaria a cui abbiamo fatto visita in cerca di risposte: “ ho rifiutato un lavoro a Los Angeles, perché lì sarei stato solo un numero di un ingranaggio, qui, a Detroit, sono attore del meccanismo di rinascita di una città americana”.
Detroit, la prima città al mondo a essere dichiarata in bancarotta. Una città che ora sta cercando di uscire da un debito schiacciante, contratto verso obbligazionisti durante decenni di declino economico e cattiva gestione finanziaria.
Pensavamo di trovare una città contorta, senza vita, abitata da persone confuse e rassegnate. Al contrario, gli interlocutori che abbiamo incontrato hanno parlato di una città che è stata solo una vittima innocente delle forze di mercato. Apparentemente disabitata, in realtà dinamica e innovativa, gioca già un ruolo nuovo dopo la crisi che dura da tempo.