Paesaggio antropico - Giulio Marzullo

Questo progetto fotografico nasce da un viaggio di circa sei mesi in Sud America,  all’interno del territorio cileno, esplorando un tratto di costa che prende il nome di “Dunas  de Concòn”. 

Il Cile negli ultimi anni ha attraversato un profondo periodo di trasformazione economica,  sociale, politica e culturale, che spesso ha generato una smisurata urbanizzazione del  territorio, inseguendo ideali di continuo e irrefrenabile sviluppo.  

Osservando il paesaggio si assiste ad un’invasione da parte dell’architettura, quasi a  voler comunicare alla natura e al territorio che l’uomo è presente e che con le sue opere è in grado di sfidare qualsiasi scenario. Si assiste così ad un paesaggio antropizzato che  dichiara attraverso la sua trasformazione, o trasfigurazione, un forte squilibrio in cui noi, in  quanto esseri umani, siamo i principali attori.  

L’evidente contrasto fra costruito e non costruito mette in luce una marcata dualità e  ambiguità da cui forse dovrebbe nascere una futura riflessione, nel tentativo di invertire la  rotta.