Luoghi Comuni - Cédric Dasesson

Luoghi comuni racconta il processo di adattamento dell’uomo e della natura in un luogo e uno spazio temporale lento, con una serie di intervalli leggibili come linee di rottura ed elementi di cambiamento. Partendo dalle tracce genetiche del popolo sardo e dai luoghi che si connotano nell’immaginario collettivo come identitari, si vuole dare lettura tramite immagini di un processo temporale ritmicamente vario che racconta delle continue forme di adattamento dell’uomo alle inevitabili trasformazioni del territorio. 

Tra le prime forme di adattamento al luogo si individua il passaggio dalla condizione di vita nomade a quella stanziale, che implica la necessità di lasciare tracce, segni riconoscibili sul luogo che viene “addomesticato”. La costante all’interno di questi processi d’adeguamento è quasi sempre la roccia, emblema di forza, resistenza e ostilità ma allo stesso tempo simbolo di casa, di spazio d’aggregazione come nei luoghi di culto. E’ un elemento che si può facilmente accostare all’animo del popolo sardo.

Un popolo testardo che all’interno della condizione isolana ha vissuto nella natura ostile quasi come all’interno di una rocca. 

La ricerca fotografica scava tra gli elementi spesso stereotipati che connotano i caratteri principali di questo popolo e ne raccoglie le nozioni fondamentali, tramite un’associazione diretta tra un luogo e il suo utilizzo. Gli ambienti diventano grandi contenitori di informazioni, tradizioni, storie mitologiche impresse nella roccia e in parte ancora da scoprire. 

I processi di adattamento sono legati alla sopravvivenza, diventano immagine di scelte mirate di vita in totale simbiosi con il territorio, simbolo di testardaggine nel perseverare la volontà di vivere a determinate condizioni dettate spesso dalla natura. 

Il risultato è un catalogo morfotipologico che illustra l’evoluzione dei caratteri abitativi di alcuni luoghi specifici. In questo modo è possibile confrontare e misurare i processi evolutivi degli insediamenti. Utilizzando un linguaggio quasi iconografico ho evidenziato i caratteri formali di un habitat, e quindi di una società, che ha vissuto per lungo tempo il complesso rapporto con il paesaggio, traducendolo in determinate forme d’uso e figure territoriali. 

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Cédric Dasesson (1984) è un fotografo italiano che sviluppa una predilezione per lo studio del territorio e del paesaggio contemporaneo. Usa la fotografia come mezzo di ricerca, individuando un percorso di analisi e lettura dello spazio, leggendo i cambiamenti del territorio e sensibilizzando i luoghi che osserva. 

I suoi lavori hanno fatto parte di mostre e mostre internazionali, facendo parte di collezioni di istituzioni comeMUFOCO (Museo Italiano di Fotografia Contemporanea), MiBACT (Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo), Museo Nivola, Università di Cagliari , Biennale di Pisa, Falía*, così come quelli privati. 

Coniuga la pratica fotografica con l’insegnamento, dal 2016 al 2018 presso IED (Istituto Europeo di Design) e nel 2022 presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Cagliari. 

Con la sua visione del mare, sfiorando per livelli il paesaggio costiero: sott’acqua, da terra e dal cielo, vince il bando della Fondazione Banco di Sardegna, pubblicando il suo primo libro autobiografico. Successivamente ha sviluppato insieme a Sardarch e alla Conservatorie delle Coste (Regione Sardegna) un progetto fotografico sulla mappatura del territorio costiero esponendo l’opera al Festival dell’Architettura di Cagliari. 

Altro argomento di grande interesse è l’analisi del territorio urbano e rurale. Nel 2019 è uno dei dieci artisti selezionati da MUFOCO e MiBACT per lo sviluppo del Atlante Architettura Contemporanea con cui pubblica “10 viaggi nell’architettura contemporanea” ed espone alla Triennale di Milano e al Museo Nazionale Romano, Palazzo Altemps di Roma. 

Realizza progetti di identificazione del costruito attraverso la residenza d’artista Falia*. 

Opere integrate con i piani urbanistici dei vari comuni sardi con Sardarch che descrive le caratteristiche storiche e quelle dei principali attori, la popolazione; attraverso diverse campagne fotografiche. 

Osservare il territorio realizzato con Architetture Liberate 3.0 insieme all’Università di Cagliari. 

Le sue principali pubblicazioni includono Level (AB Factory + Fondazione Banco di Sardegna), Di notte il mare non dorme mai (DUNP) e Costellazioni (Falía*). 

N 39°13’13” E 9°06’56”

www.cedricdasesson.it
@cedric_dasesson